Una delle modalità creative che applico è legata alla contrapposizione fra la regola e la deroga. Mi capita a volte di concentrarmi su un concetto, in modo da esplorarne le potenzialità, da saggiarne i limiti e da esplorare le variazioni che mi vengono in mente. Al tempo stesso però cerco di restare aperta alle distrazioni, concedendomi delle deroghe dalle regole che io stessa mi sono data. Adoro questo equilibrio instabile fra disciplina e cazzeggio, dev'essere per il fatto che sono nata in una regione di confine, avverto il fascino della terra di nessuno.
Negli ultimi due mesi sto giocando molto (leggi: "sto seguendo una rigorosa ed approfondita ricerca estetico-stilistica") con il concetto di "Origami 2D". La regola del momento è quella di mantenere una struttura quadrata riconoscibile nei soggetti che piego, assieme ad uno stile minimalista. E' ovvio che la regola è fatta per essere aggirata e derogata, quindi spesso i risultati non sono poi così quadrati né così minimalisti.
La sera del 25 dicembre a casa di mia mamma stavamo smaltendo la digestione dei pranzi e delle cene di famiglia delle ultime 48 ore. Avevo voglia di completare entro la mezzanotte la seconda versione del presepe 2D con i personaggi dei pastori. A volte mi devo dare delle scadenze se voglio progredire in qualche modo: per me l'haiku del toro che passa attraverso la finestra è sempre in agguato (per approfondimenti vedere la nota in fondo al post).
Alla TV davano uno stupido film sui tre moschettieri, una rivisitazione steampunk della storia di A. Dumas, che non richiedeva troppa attenzione per essere seguito. Ho potuto quindi giocare con la carta e guardare il film, senza prestare troppa attenziona a nessuna delle due attività. In questo stato mentale di deconcentrazione il procedimento di piegatura era piuttosto istintivo, non proveniva da una progettazione troppo accurata, le condizioni erano perfette per addentrarsi nella terra di confine fra la regola e le possibili alternative. Non è un modo di creare molto efficiente, lo so, però è straordinariamente prolifico.
Ci ho messo qualche ora a realizzare i quattro pastori per il "Presepe 2D", ma il principio di distrazione ha fatto sì che lungo la strada venissero piegati altri soggetti, alcuni in stile quadrato-minimalista, altri meno. Qui sotto inserisco alcune fotografie per rendere l'idea delle potenzialità del principio di distrazione.
La disciplina ha prodotto questo.
Panoramica del "Presepe 2D" nella seconda versione.
Particolare dei "Re Magi"
Particolare della "Sacra Famiglia"
Particolare dei "Pastori"
Il cazzeggio ha prodotto questo.
"Pape, Satan e Aleppe"
"Coppia Aliena"
L'haiku del Toro che passa per la finestra recita più o meno così: "Il toro passa per la finestra. Passa la testa, passano le zampe davanti, passa il corpo, passano le zampe di dietro. Solo la coda non passa". Spesso facciamo una fatica pazzesca per portare dei lavori quasi fino al completamento e poi li lasciamo lì incompiuti, ad un passetto dalla fine. Maledetta coda del toro.